HP vuole rivoluzionare l’informatica
Memristori e fotonica per mandare in pensione il silicio. Un datacenter sarà sostituibile con una singola macchina. I primi prototipo disponibili nel 2015. Con a bordo un OS open source.
Il nuovo progetto a cui lavorano gli HP Labs si chiama The Machine, e stando a quanto sostiene Hewlett-Packard si tratta di qualcosa di rivoluzionario: l’obiettivo dichiarato è rendere obsoleta la tecnologia degli attuali computer sostituendola con un nuovo paradigma, che fa uso di hardware e software innovativi.
Il progetto The Machine arriva dagli stessi ingegneri che hanno creato/scoperto il memristore (ReRam), e non a caso la “macchina” succitata impiega proprio le ReRam come suo elemento costituente: assieme alla silicon photonics (connessioni ottiche al posto delle tradizionali piste di rame), i memristori del nuovo sistema garantiscono – dice HP – prestazioni difficilmente comparabili ai microprocessori al silicio impiegati attualmente.
Trattandosi di un paradigma completamente nuovo, The Machine richiederà ovviamente un sistema operativo altrettanto innovativo e qui HP parla esplicitamente di software open source da dare in pasto alla community. Memristori, connessioni fotoniche e OS FOSS garantirebbero alla Macchina di HP di analizzare miliardi e miliardi di dati in un frazione di secondo, di sostituire un intero data center con un singolo box e di condurre comparazioni mediche con le cartelle cliniche dei pazienti di tutto il mondo senza infrangere la loro privacy.
Il CEO di HP Meg Whitman ha definito The Machine un nuovo paradigma di computing in grado di “cambiare tutto”, un modo per mettere finalmente a frutto la scoperta e la ricerca sui memristori e ovviamente di riaffermare il ruolo della sua azienda come innovatrice in campo tecnologico. Poco male che le prime vittime di questo presunto miracolo informatico dovrebbero essere Intel e Microsoft, vale a dire i partner commerciali e tecnologici attualmente più importanti per il business di HP.
Ma i piani di ricerca su The Machine sono già stati fatti e includono una timeline precisa: quest’anno partirà lo sviluppo del sistema operativo e i primi prototipi “Core” (memristori+OS) arriveranno nel 2015, nel 2017 il sistema entrerà nella fase di beta pubblica e nel 2019 la Macchina si trasformerà in un prodotto/servizio disponibile commercialmente.
Da www.punto-informatico.it – Alfonso Maruccia