Amplificatori WiFi – Tecnologia mesh

Amplificatori WiFi – Tecnologia mesh

da il 12 nov, 2020 in News |

Risorsa ormai indispensabile in gran parte delle abitazioni, al pari di luce, gas e acqua, raramente una connessione a Internet può contare su una infrastruttura esistente. Problema in genere risolto con la praticità degli amplificatori Wi-Fi e delle reti Nel networking, una rete mesh, o rete a maglie, è invece una rete decentralizzata nella quale ciascun nodo può comunicare direttamente con qualsiasi altro nodo.

Una soluzione utile per superare i problemi di ambienti grandi, su più piani o in presenza di muri molto spessi, dove portare il segnale in ogni locale può essere un problema.

La soluzione per realizzare una rete mesh prevede di aggiungere al semplice router collegato alla presa principale una serie di amplificatori Wi-Fi nei punti strategici, in modo da garantire la copertura totale senza scendere a compromessi con le prestazioni a seconda della distanza.

Rispetto ai più semplici ed economici Wi-Fi Extender, una soluzione più affidabile nelle prestazioni, e soprattutto la possibilità di muoversi liberamente nel raggio di copertura totale senza interruzioni visibili all’utente. In pratica, una versione domestica delle reti telefoniche cellulari.

Liberi di connettersi

La realizzazione di una rete mesh è un tipico caso di investimento direttamente proporzionale alle esigenze. Più è grande l’area da coprire, maggiore è la potenza del segnale desiderata e migliore la continuità mentre ci si sposta per esempio con un tablet o uno smartphone connesso, più alto naturalmente sarà il numero di amplificatori da installare e di conseguenza il prezzo.

La risposta Netgear non intende scendere a particolari compromessi. Come dimostra da subito, Nighthawk AX8 8-Stream WiFi 6 Mesh Extender ambisce a ottenere il meglio, a partire dallo standard più recente Wi-Fi 6 (802.11ax), con velocità massima a 6 Gbps come somma delle due bande da 1,2 Gbps a 2,4 GHz e da 4,8 Gbps a 5 GHz.

Importante anche guardare al numero di stream, in questo caso 8. La presenza di più stream spaziali infatti, offre una larghezza di banda disponibile maggiore e una congestione del traffico dati più bassa per tutti i dispositivi connessi wireless.

Difficile indicare a priori copertura massima e portata del dispositivo. Molto dipende infatti dalla conformazione della casa, dai materiali impiegati nella costruzione e da potenziali fonti di interferenza. In linea di massima, Netgear indica un modulo Nighthawk, abbinato naturalmente al router principale, sufficiente per coprire fino a sei locali, anche su più piani.

Il vantaggio della soluzione mesh è anche quello di creare una rete senza interruzioni utilizzando un solo SSID,  identico a quello del router. Quindi, ogni  dispositivo Wi-Fi resta connesso fino a quando si rimane nel raggio d’azione globale, mentre ci si sposta all’interno della casa o in giardino.

Da mettere in conto in sede di valutazione, anche la presenza di quattro porte Ethernet, sempre utili per connettere dispositivi fissi come TV smart o console. In più, anche una porta USB 3.0.

Il prezzo per questa categoria di prodotti è in genere almeno pari, ma spesso superiore, a quello di un router di base. Nel caso Nel caso dell’EAX80, si arriva a sfiorare i 300 euro.

Connettività diffusa

Affidare a un singolo amplificatore Wi-Fi, per quanto potente, la copertura dell’intera abitazione può essere complicato. Considerata la natura della tecnologia mesh, in grado di estendere un segnale senza perdere qualità in modo significativo, spesso è più utile valutare l’acquisto di più elementi, anche se singolarmente meno performanti.

È la strategia consigliata da Tp-Link con Deco X60. Anche se offerto comunque anche singolarmente, l’indicazione è di adottarne almeno due. Sufficienti a coprire un’area di 400 mq, estensibili fino a 600 mq con una terza unità.

L’adozione del Wi Fi 6 permette di arrivare a sfiorare i 6 Gbps offrendo al massimo 6 stream autonomi. Importante ricordare, non si parla solo dei classici servizi di rete a PC, notebook smartphone e tablet, oltre alle TV smart e alle console. Sempre più spesso bisogna infatti considerare anche la domotica, con lampade, spekaer, interruttori e tanti altri elementi statici nei cui pressi è necessario portare una connessione. Per quanto ridotta come traffico, deve comunque essere garantita.

L’app di controllo, soluzione preferita considerando il pubblico di riferimento, garantisce tutte le funzioni di base, a partire da configurazione rapida, parental control e gestione dei dispositivi. Importante anche valutare la possibilità di stabilire manualmente priorità, in modo da garantire la fluidità nello streaming video o nei videogiochi, riducendo il più possibile il ricorso al buffering.

Per chi lo utilizza, un potenziale fattore distintivo può rivelarsi il riconoscimento vocale con Amazon Alexa. Così come può rivelarsi utile la compatibilità con altri ripetitori dello stesso produttore, non sempre garantita se non tra modelli identici.

Il singolo Deco X60 costa circa 260 euro. Dovesse però servire arrivare alla configurazione massima di tre elementi, si sale fino alla soglia dei 500 euro.

Al cuore delle origini del Wi-Fi

Completa una prima parte degli amplificatori Wi-Fi per reti mesh domestiche la proposta LinkSys. Forse in parte penalizzata dalla presenza di informazioni online solo in inglese, in realtà il marchio racchiude l’essenza dell’evoluzione del Wi-Fi. Cresciuto all’ombra di Cisco, nome tra i più importanti nelle reti aziendali, oggi è in mano a Belkin, presente invece nel mondo consumer e della domotica in particolare.

Dell’origine professionale è rimasto soprattutto il cuore, costruito intorno al Wi Fi-6. L’esterno dell’MX5300 Velop Whole Home Mesh WiFi 6 (AX) System invece, risente più del pubblico di riferimento, con una maggiore attenzione al design, anche se molto sobria.

Rispetto ai modelli precedenti, la velocità di punta dichiarata è leggermente inferiore, a 5,3 Gbps sfruttando entrambe le bande disponibili. Aumenta però a 12 il numero di stream simultanei.

Nel complesso, sono una cinquantina i dispositivi supportati, gestiti singolarmente via app, anche con il parental control. Tra le relative opzioni, gli orari per abilitare o disattivare in automatico la connessione sui dispositivi.

Per chi abita in un condominio, può tornare utile anche la tecnologia Coloring, per ridurre gli effetti di eventuali interferenze da reti Wi-Fi vicine ed evitare così perdite di qualità.

Completa la dotazione di connessioni, con 4 porte Ethernet più una USB. LinkSys non stima una copertura precisa, ma si limita a indicare la singola unità come sufficiente per grandi abitazioni. In questo caso, diventa interessante il prezzo di poso superiore ai 300 euro.

Semplicità e convenienza

Il valore di punta nella capacità di trasmissione è certamente un aspetto importante, ma non l’unico. Da considerare, anche la versatilità delle prestazioni nell’insieme, dalla fluidità del segnale e dalla sua stabilità. Inoltr,e quando l’offerta di punta è ancora sulla tecnologia Wi-Fi 5, si può certamente contare su prezzi più accessibili.

D-Link punta a questi obiettivi con COVR‑2200, da 2,2 Gbps su tre bande. Due sulla frequenza di 5 GHz con velocità da 867 Mbps ciascuna e la terza da 400 Mbps a 2.4 GHz.

Considerata la categoria di utenza degli amplificatori Wi-Fi, è fondamentale anche la semplicità d’uso. La soluzione più frequente, adottata anche da D-Link è un’app. Abbinata al pulsante One touch sull’apparato, la promessa è di concludere l’operazione di configurazione in pochi passaggi, senza bisogno di conoscenze tecniche, a parte i dati SSID della rete principale.

Un aspetto utile anche quando si desidera mantenere un certo controllo. Dalla verifica e abilitazione dei dispositivi connessi, fino al parental control, tutto è a portata di app.

Due le porte Ethernet previste, in un design ispirato più ai moderni smart speaker rispetto ai comuni router. Interessante anche il prezzo, intorno ai 165 euro per la singola unità. Per arrivare alla copertura massima dichiarata di 450 mq sono però necessari due elementi, venduti insieme a circa 230 euro.

Spazio anche alla voce

Più articolata la strategia Fritz! Mesh Set. Il progetto insegue infatti la modularità, partendo da un minimo di due apparati. Il primo, FRITZ!Box 7530, un router da collegare eventualmente a quello principale di casa. A partire da questo, connettere una o più unità FRITZ!Repeater 1200, per assecondare meglio la singola configurazione domestica.

In più, si può valutare la possibilità di estendere la portata della rete anche con l’ulteriore opzione Powerline, sfruttando i cavi elettrici.

L’accoppiata di base non si limita solo all’accesso a Internet. Può infatti svolgere anche il compito di centralino IP, per utilizzare un massimo di sei telefoni cordless DECT. Compresi tutti i servizi integrati per segreteria telefonica, fino a cinque caselle, avvisi di chiamata e trasferimenti.

Il Wi-Fi è nella versione 5; quindi, con una capacità massima di 2,2 Gbps. Non manca però la cifratura, aspetto sempre importante quando si parla idi Wi-Fi, ancora di più se si abita in contesti urbani ad alta densità di popolazione.

Per la gestione del sistema, oltre all’app viene offerta anche la possibilità di operare direttamente via browser. Nell’installazione, la promessa è di spingersi ancora oltre, sfruttando il pulsante dedicato, pronto a configurarsi in automatico.

Sull’unità remota Repeater, oltre a una connessione USB è prevista una porta Ethernet. Sulla base però, ce ne sono altre quattro.

Ultimo aspetto da non trascurare, con la disponibilità intorno ai 170 euro, l’offerta Fritz! Rappresenta anche un ottimo punto di partenza per realizzare una rete Wi-Fi Mesh o quanto meno per distribuire meglio le connessioni in casa.

Da www.01net.it – Giuseppe Goglio